Cos’è un trauma?
La definizione di trauma può essere molto ampia e riguarda tutti quegli eventi del passato e del presente che in qualche modo ci “segnano” come delle piccole/grandi ferite che non riescono a rimarginarsi da sole.
Partendo dal presupposto che TUTTI i traumi lasciano dei segni nel cervello, possiamo per motivi solo concettuali distinguere tra:
- stress e stress cronico, sono gli eventi stressanti a cui siamo sottoposti ogni giorno e la nostra possibilità di farvi fronte dipende da quanti T e t ci sono stati nella nostra vita passata (e non da quando siamo forti o deboli, o capaci).
- trauma con la “T maiuscola”, che sono tutti quegli eventi definiti traumi nel senso (abusi, aver assistito ad eventi catastrofici come un terremoto, una brutta diagnosi medica, guerre, lutti improvvisi o di persone molto vicine). Questo tipo di traumi può dare origine al “Disturbo Post-Traumatico da Stress”. Se vuoi sapere quali sono i sintomi clicca qui
- trauma con la “t minuscola”, che spesso non sono accettatI come tali dal contesto sociale, ma il più delle volte creano conseguenze peggiori dei T grandi. Rientrano in questa categoria i ricordi negativi legati all’infanzia (i cosiddetti traumi d’attaccamento che riguardano la relazione con i genitori) come l’essere stati criticati in modo importante, il non essere stati considerati, l’aver assistito a conflitti famigliari, aver avuto un genitore depresso o molto preoccupato ecc. La definizione di t piccolo è per lo più soggettiva ed eventi che agli occhi di un adulto potrebbero sembrare non rilevanti (ad esempio l’aver assistito ai litigi tra i genitori o avere visto il padre preoccupato per problemi lavorativi), posso essere stati la causa i problemi insorti nella persona anche in età adulta.
Ci si è accorge che un ricordo è traumatico (nella definizione ampia del termine che comprende T e t) quando ripensandoci proviamo disagio e qualche segno fisico (magari una stretta allo stomaco, o una senso di testa vuota) e ci rendiamo conto che in situazioni o vagamente simili abbiamo reazioni esagerate (ad esempio sapere di essere competenti nel proprio lavoro ma sentirsi improvvisamente degli incapaci in seguito alla critica di un collega che rimanda alle cronisti che materne).
I criteri per la diagnosi di Trauma Complesso (o C-PTSD)
Il disturbo da stress post-traumatico complesso (PTSD complesso, a volte abbreviato in c-PTSD o CPTSD) è una condizione in cui, conseguentemente ad una sia traumatica con diversi T e t) si verificano alcuni sintomi di PTSD insieme ad alcuni sintomi aggiuntivi, come:
- difficoltà a controllare le emozioni
- sentirsi molto arrabbiati o diffidenti nei confronti del mondo
- continui sentimenti di vuoto o disperazione
- sentirsi come se si fosse permanentemente danneggiati
- sentirsi come se si fosse completamente diversi dalle altre persone
- sentirsi come se nessuno potesse capire e /o non visti
- evitare amicizie e relazioni, o trovandole molto difficili
- sperimentare spesso sintomi dissociativi come spersonalizzazione o derealizzazione
- diverse malattie croniche e/o del sistema immunitario che non vengono diagnosticate correttamente e spesso obbligano a continue visite alla ricerca di una diagnosi
- pensieri di morte.
I criteri per il PTSD (Disturbo Post-Traumatico da Stress)
secondo il DSM-5
Se sei reduce da un evento traumatico e ti riconosci in questi sintomi, cerca aiuto da uno psicoterapeuta specializzato sul trauma (es. EMDR)
A. Essere esposti ad un evento traumatico che ha messo in pericolo la propria vita o il proprio corpo (incidenti, diagnosi di malattie gravi, incidenti, abusi sessuali, catastrofi naturali, eventi terroristici..) in uno dei seguenti modi:
- Avere fatto una esperienza traumatica diretta
- Avere assistito ad una esperienza traumatica di qualcun altro
- Essere venuto a conoscenza di un evento traumatico accaduto ad un familiare o ad un amico
- Essere esposti più volte o in modo estremo a dettagli sgradevoli di un evento traumatico
B. La presenza di uno o più tra i seguenti sintomi intrusivi:
- Ricorrenti, involontarie ed intrusive memorie disturbanti dell’evento traumatico
- Ricorrenti incubi
- Sensazione di stare rivivendo il trauma
- Stati intensi e prolungati di angoscia e disagio attivati da stimoli interni o esterni (es. passare in una determinata via o sentire un particolare odore) che sono collegate al trauma
- Reazioni del corpo marcate che si attivano da stimoli interni o esterni collegati al trauma
C. Evitamento costante di stimoli associati agli eventi traumatici, di due tipi:
- Evitamento o sforzi per evitare ricordi, pensieri o sensazioni collegate all’evento traumatico.
- Evitamento o sforzi per evitare persone, luoghi, conversazioni, attività, oggetti e situazioni che ricordano l’evento traumatico e che scatenano pensieri, ricordi e sensazioni sgradevoli.
D. Alterazioni nel pensiero o nell’umore che iniziano o peggiorano a seguito dell’evento traumatico. Per soddisfare il criterio sono necessari almeno due sintomi tra questi indicati:
- Incapacità a ricordare un aspetto importante del trauma.
- Pensieri e credenze esageratamente negative e persistenti che riguardano se stessi, gli altri e il mondo.
- Persistenti cognizioni distorte sulle cause e le conseguenze dell’evento traumatico che portano l’individuo ad incolparsi dell’accaduto.
- Uno stato emotivo negativo persistente (ad es. costante sensazione di colpa, vergogna, ansia, terrore)
- Marcata diminuzione di interessi e partecipazione alle attività quotidiane
- Sensazione di distacco o straniamento dagli altri.
- Persistente incapacità a sentire emozioni positive
E. Marcate alterazioni nella reattività associata all’evento traumatico:
- Umore irritabile e scatti di rabbia espressi con aggressioni verbali o fisiche verso oggetti o persone
- Comportamenti spericolati o auto-distruttivi
- Ipervigilanza
- Reazioni di trasalimento esagerate
- Problemi di concentrazione
- Disturbi del sonno
Come si curano le conseguenze del trauma?
Le terapia basate sulla cura del trauma si basano sull'idea che la maggior parte dei disturbi cronici, psicologici e psichiatrici, ma anche alcuni disturbi del corpo, possano essere la conseguenza dell'aver subito eventi traumatici nel corso della propria crescita.
La cura dovrebbe dunque considerare terapie sia bottom-up (che partono dal corpo per permettere di sentire, accettare e comprendere emozioni e sensazioni, come EMDR, Yoga, Mindfuless ecc.). che top-down (psicoterapie classiche, che partono dal lavoro cognitivo per arrivare a gestire le emozioni e alla risoluzione del sintomo). Spesso quando sono presenti eventi traumatici/stressanti nella storia di vita l’approccio bottom-up (specialmente all’inizio della terapia) è quello che risulta maggiormente efficace perchè aiuta a diventare consapevoli delle proprie emozioni, sensazioni e la loro provenienza, accettando che ci siano senza sentirsi per questo di valere meno.
Il metodo più efficace e validato per la cura del trauma T è l'EMDR (v. specchietto), che nelle situazioni recenti e di emergenza può essere efficace nel giro di poche sedute.
Quando ci si trova di fronte ad un trauma complesso, come dice il nome, anche la cura deve essere complessa e integrata. L'EMDR continua ad essere molto efficace, ma è utile integrarlo con altre terapie sia bottom up (ad esempio trauma sensitive yoga e mindfulness) o top-down (per acquisire delle strategie di gestione quotidiana)
La terapia nel nostro centro è pensata come integrata di entrambi gli approcci, con un'attenzione particolare al coinvolgimento della persona nella scelta della terapia migliore e la condivisione del il momento giusto in cui integrare la psicoterapia con altri tipi di interventi (es. terapia nutrizionale, intervento osteopatico sul corpo ecc.).
In quest’ottica anche la cura delle malattie del corpo dovrebbe essere integrata a quella psicologica, sia perchè a volte certe patologie sono invalidanti e “traumatiche” (ad esempio la diagnosi di tumore o di malattie croniche) e necessitano di supporto psicologico, sia perchè spesso alla base di queste ci sono anche eventi traumatici e stressanti e l‘elaborazione di questi eventi può essere un punto di svolta per la cura del corpo (vedi ad esempio disturbi gastrointestinali, fibromialgia, disturbi sessuali come il vaginismo ecc.).